giovedì 8 febbraio 2018

Antonio Ferrara, Batti il muro

In un paesino sperduto nel nulla, nella casa vicino ad una stradina evitata, dove rieccheggiavano le parole "Batti il muro", più precisamente vicino al manicomio, viveva una ragazzina di nome Caterina. Più precisamente lei e solo lei viveva una parte della giornata dentro l'armadio di legno in salotto. Non perchè lo volesse... ma per un motivo più grave e complicato: sua madre.


La madre di Caterina e Sofia, la sorella minore, è un po' particolare; come madre in certi sensi è un po' brava... però a modo suo. Fa tutte le cose che fanno normalmente le mamme: ti prepara da mangiare, ti aiuta nei compiti e ti rimbocca le coperte, l'unica sua differenza molto grande è che il suo affetto non lo manifesta... non riesce a manifestarlo.
Nonostante tutto questo la vita di Caterina va avanti ed oltre alla solitudine, alla tristezza, al dolore e alla rabbia scopre anche la gioia, l'euforia, l'amore, la compagnia e tutto questo grazie ai libri.
Caterina, ormai grande, capisce la via che vorrà prendere in futuro. Una via nuova ma per lei vecchia come l'armadio.

Un libro affascinante che ti prende subito!
Consigliato ai fanatici di letture e di libri ma anche ai curiosi di "avventura". Avventura tra virgolette perchè non è un'avventura tra foreste amazzoniche o in una terra sconosciuta ma è l'avventura più difficile e reale del mondo: la vita.

Recensione di Matilde B. (2^E)

NELLA NOSTRA BIBLIOTECA AL N. 189

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